Confettura, gelatina: sono sinonimi? I due prodotti effettivamente sono estremamente simili, e hanno praticamente la stessa funzione sulle nostre tavole – ma decisamente non sono la stessa cosa. La differenza è in realtà molto semplice: la confettura contiene succo e polpa di frutta, mentre la gelatina è rigidamente prodotta con il solo succo. Ma al di là di questa semplice categorizzazione, la spiegazione è leggermente più complessa: vediamola.
La confettura
Nel campo delle conserve, la confettura viene inventata per un motivo estremamente semplice: poter usufruire per tutto l’anno di frutta che, essendo rigidamente stagionale, non sarebbe altrimenti accessibile per buona parte del tempo. Sfruttando sia il succo che la polpa del frutto, nella confettura lo spreco è minimo, e si preserva pressochè tutto il raccolto: la preparazione prevede solo di bollire la frutta, tagliata a pezzi, con acqua e zucchero. La reazione chimica che ne deriva libera la pectina naturalmente contenuta nel frutto e porta alla gelificazione del prodotto.
Normalmente, quando si prepara confettura di frutta ad alto contenuto di pectina (pensiamo a mele, more, prugne) non servono aggiunte, mentre per la frutta che contiene meno pectina naturale (ad esempio le ciliegie, le fragole, o le pesche) è possibile aggiungere delle fettine di mela per innalzarne il livello e assicurare una corretta riuscita della conserva.
La gelatina
Nel caso della gelatina siamo invece di fronte ad un prodotto tipicamente trasparente o traslucido, che deriva soltanto dal succo zuccherato della frutta. Anche qui – e sta in questo la somiglianza alla confettura – la reazione fondamentale della preparazione è l’attivazione della pectina contenuta nella frutta per permettere la gelificazione del succo; tuttavia, talvolta, l’uso del solo succo richiede l’aggiunta di pectina, o tramite combinazione di frutta diversa, come per la confettura, o in forma pura.
Per la gelatina si usa succo filtrato e limpido di frutta cotta e compressa, il che rende più semplice l’estrazione sia dei succhi che, appunto, della pectina naturalmente contenuta nella frutta stesa. L’uso del solo succo rende possibile impiegare uno spettro più ampio di frutta o verdura, e per questo troviamo anche gelatina d’uva, o perfino gelatine piccante dove alla frutta si affiancano i peperoncini.
Oh, e in chiusura, per chi se lo stesse domandando: ma la marmellata? La preparazione è identica a quella della confettura, ma la differenza – sebbene sia accademica, e molti usino i termini come sinonimi – è che la marmellata è esclusivamente quella di agrumi, mentre la confettura è quella fatta con qualsiasi altro frutto.